Le case degli scrittori della Touraine - Museo Rabelais - Maison de la DevinièreMuseo Rabelais
©Museo Rabelais|ADT Touraine - JC COUTAND

Case di scrittori in Touraine luoghi di ispirazione!

Varcate la soglia delle case degli scrittori in Touraine, dove ogni pietra, ogni angolo racconta la storia dei grandi autori che hanno plasmato la nostra letteratura. Dalle mura de La Devinière, dove risuonavano le risate di Rabelais, ai saloni silenziosi del Castello di Saché dove Balzac creava i suoi capolavori, immergetevi nell’intimità di questi geni della letteratura. Un invito a viaggiare in luoghi unici dove l’ispirazione degli scrittori si fonde con la magia del patrimonio.

Persone e luoghi Museo Rabelais - La Devinière

La presunta casa natale di François Rabelais, a sud-ovest di Chinon, La Devinière è composta da diverse case raggruppate intorno a un cortile quadrato: una colombaia, un’abitazione, le case dei fittavoli e la casa del viticoltore. Oltre a visitare il parco e a scoprire questo truculento scrittore del Rinascimento, si può percorrere il sentiero di interpretazione che si unisce al sito abbaye de Seuilly può essere accompagnato da estratti di Gargantua e da testi di scrittori contemporanei che si concentrano sul paesaggio del romanzo, tramite un’applicazione audio gratuita.

Priorato di Saint Cosme, La casa di Ronsard

Se lo spirito del luogo dovesse essere riassunto in una sola parola, “tranquillità” sembrerebbe calzare a pennello. Infatti, per i canonici del XII secolo, Saint Cosme è descritto come “un paradiso in terra che facilita il raggiungimento del vero paradiso“.

Dopo una vita intensa, in particolare al fianco di Carlo IX durante le Guerre di Religione, a Pierre de Ronsard fu offerto il prieuré Saint Cosme, appena fuori Tours, e quella di Croixval, nella regione del Loir-et-Cher. Sulle rive della Loira, dove avrebbe ricevuto, tra gli altri, Catherine de Médicis, “il poeta dei principi e il principe dei poeti” si sarebbe dedicato al giardinaggio, continuando a correggere e pubblicare le sue opere.

A distanza di qualche secolo, passeggiate nei 12 giardini tematici, godetevi gli eventi organizzati regolarmente all’interno del Refettorio e, naturalmente, approfondite la vita dell’autore di queste poche righe che riecheggiano nella memoria di molti:

Pretty, andiamo a vedere se la rosa
che stamattina era sbocciata
il suo vestito di cremisi al sole,
non abbia perso in questo vespro
le pieghe del suo vestito cremisi,
e il suo incarnato al tuo stesso modo.

La casa di un altro scrittore Il Museo René Descartes

Non lontano dal bellissimo giardino paesaggistico di René Boylesve sulle rive della Creuse, questo luogo di cultura accende i riflettori su una figura poliedrica che fu allo stesso tempo filosofo, matematico e fisico.

Attraverso l’esposizione permanente del la casa-museo di Cartesio, si alza il velo sulla vita del creatore del “Cogito, ergo sum” (penso dunque sono), ben noto agli studenti della maturità per essere stato la prima certezza a resistere al dubbio metodico: qui abbiamo il punto di partenza del pensiero cartesiano.

Al di là degli scritti di René Descartes, la visita sarà l’occasione per scoprire i movimenti di pensiero contrastanti del XVII secolo (c’è chi crede, come Aristotele, che il sole giri intorno alla Terra, mentre Galileo difende una visione contraria) ma anche molti ambiti della storia.

In breve sulle case degli scrittori in Touraine

Quattro scrittori, un unico territorio

Rabelais, Ronsard, Cartesio e Balzac hanno lasciato un segno nella storia letteraria di Tours.

Case immerse nella storia vivente

Queste case conservate raccontano la storia intima dei grandi autori francesi.

Natura e cultura sono intimamente legate

Giardini, paesaggi e architettura continuano a ispirare i visitatori.

Il Museo Balzac Castello di Saché

A Saché ci sono due grandi istituzioni: il Museo Balzac e il ristorante Locanda del XII secolo. Potreste quindi prendere due piccioni con una fava! Nel cuore della valle dell’Indre, godetevi l’ambiente particolarmente tranquillo e piacevole. Si può quindi facilmente capire perché Honoré de Balzac venisse qui così regolarmente, al di là del suo desiderio di allontanarsi da Parigi… e dai suoi creditori.

Lavoratore indefesso, non aveva intenzione di cambiare le sue abitudini su due piedi: si chiudeva a scrivere per ore (le 15, le 16 di fila, soprattutto di notte), bevendo il caffè che amava tanto. Qui lavorò in particolare ai romanzi “Le Père Goriot” e “Illusions perdues”, ma trasse anche ispirazione dall’ambiente per scrivere “Le lys dans la vallée”. Oltre alle opere di Balzac, la visita al Castello di Saché rivela anche arredi che ci riportano al XIX secolo. Un bel viaggio nel tempo!

Una buona idea: noleggiate una bicicletta ad Azay-le-Rideau, prendete il Indre à Vélo per 7 km fino al museo, poi, dopo la visita, pedalate sull’anello ciclistico n°17 ” sur les pas de Balzac ” (20 km).

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